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The ART

Viaggi, passaggi, trasformazioni e scoperte, il percorso creativo di Antonella Privitera è una esplorazione interiore di dimensioni apparentemente nascoste ma infinitamente estese. Ogni opera è un passaggio di stato, un portale di collegamento fra diverse realtà. Una ricerca continua di un principio unico dietro alle apparenze, un viaggio nei multimondi che, spogliandosi da limitazioni

condizionanti, apre lo sguardo alle continue meraviglie del possibile. Il percorso stilistico, è una archeologia del futuro mutevole e narrativo, una cosmogonia priva di schemi ripetitivi con una sua originale mitologia tradotta da quattro simboli chiave.

Il racconto artistico si apre nei Frammenti di Lune, materici e luminescenti, paradigmi di universi paralleli, ologrammi complessi di micro spazi dove coesistono multi informazioni. Un grande gioco che insegue il principio di luce celato all’interno della materia. L’opera, osservata nelle diverse angolazioni, si trasforma in una sorta di globe theatre che mette in scena suggestioni in avvicendamento continuo. La superfice stessa subisce una profonda metamorfosi passando dalla fase diurna a quella notturna, capace di sprigionare una propria luce

“L’apprensione per un mondo sempre più depauperato dei suoi equilibri - politici, sociali, climatici, economici - è oggi tema diffuso, divenendo argomento imprescindibile nelle conversazioni e nelle riflessioni quotidiane di ciascuno di noi. Si parla delle emigrazioni di massa, del divario sempre più netto tra le fasce di popolazione, delle calamità naturali, delle montagne di fango che letteralmente fagocitano enormi aree urbanizzate e dei fiumi che si riappropriano dei propri letti, degli incendi che devastano migliaia di ettari, dell’inquinamento atmosferico. E qual è la conclusione? Che il mondo cambia. Che l’inarrestabile corsa verso chissà quale apocalittico traguardo ci terrorizza, ma al contempo ci sentiamo incapaci di formulare soluzioni efficaci. È da qui che prende le mosse la più recente produzione artistica di Antonella Privitera, ed ancora è da qui, da questo Mondo a pezzi, che sembra aprirsi -nonostante tutto- uno spiraglio di luce, di speranza.

I Labirinti del tempo, scenografie della storia, sono città immaginarie, punto di partenza e di approdo e centro di convergenza del Multiverso, al loro interno le interpretazioni architettoniche del passato si intrecciano alle vie del futuro, le cattedrali tridimensionali incarnano i custodi degli accessi fra le diverse dimensioni.

Un cosmo esplorato dalle Cosmonaute metafora del punto di incontro fra la coscienza universale e individuale, ricercatrici di consapevolezza capaci di varcare le soglie della zona di sicurezza per immergersi in nuove dimensioni possibili. Osservatrici del pensiero costruiscono intuitivamente i mondi che gli corrispondono guidate da una mappa invisibile allo sguardo.

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