Viaggi, passaggi, trasformazioni e scoperte, il percorso creativo di Antonella Privitera è una esplorazione interiore di dimensioni apparentemente nascoste ma infinitamente estese. Ogni opera è un passaggio di stato, un portale di collegamento fra diverse realtà. Una ricerca continua di un principio unico dietro alle apparenze, un viaggio nei multimondi che, spogliandosi da limitazioni
condizionanti, apre lo sguardo alle continue meraviglie del possibile. Il percorso stilistico, è una archeologia del futuro mutevole e narrativo, una cosmogonia priva di schemi ripetitivi con una sua originale mitologia tradotta da quattro simboli chiave.
Viaggi, passaggi, trasformazioni e scoperte, il percorso creativo di Antonella Privitera è una esplorazione interiore di dimensioni apparentemente nascoste ma infinitamente estese. Ogni opera è un passaggio di stato, un portale di collegamento fra diverse realtà. Una ricerca continua di un principio unico dietro alle apparenze, un viaggio nei multimondi che, spogliandosi da limitazioni
condizionanti, apre lo sguardo alle continue meraviglie del possibile. Il percorso stilistico, è una archeologia del futuro mutevole e narrativo, una cosmogonia priva di schemi ripetitivi con una sua originale mitologia tradotta da quattro simboli chiave.
Viaggi, passaggi, trasformazioni e scoperte, il percorso creativo di Antonella Privitera è una esplorazione interiore di dimensioni apparentemente nascoste ma infinitamente estese. Ogni opera è un passaggio di stato, un portale di collegamento fra diverse realtà. Una ricerca continua di un principio unico dietro alle apparenze, un viaggio nei multimondi che, spogliandosi da limitazioni
condizionanti, apre lo sguardo alle continue meraviglie del possibile. Il percorso stilistico, è una archeologia del futuro mutevole e narrativo, una cosmogonia priva di schemi ripetitivi con una sua originale mitologia tradotta da quattro simboli chiave.
About me
I materiali sono protagonisti della morfologia creativa quanto le visioni: dagli impasti di sabbie e resine prende forma la genesi artistica, i materiali plastici e l’alluminio,
sapientemente plasmati, rompono gli schemi bidimensionali delle tele, interpretando la gravità e la tridimensionalità della materia in totale assenza di peso.
A coronamento della tensione interiore verso equilibrio e armonia, i prodotti di riciclo assumono centralità, ordinari elementi di consumo plastici e metallici, agenti inquinanti che, sottratti ad un destino tossico, vengono traslati in opere come riflessione e stimolo al rispetto verso l’ambiente e la sostenibilità. Un incentivo verso quell’economia circolare capace di riutilizzare funzionalmente e creativamente i manufatti opponendosi alla voracità della società dei consumi.